Nel cuore del Parco delle Madonie è conservato un tesoro, l'Abies Nebrodensis.
"La specie differisce dall’abete bianco per le dimensioni più contenute delle piante adulte che arrivano ad un’altezza massima di 15 metri; il tronco è tozzo e la chioma è più espansa, l’impalcatura dei rami, è a croce e a questa caratteristica si rifà il nome siciliano della specie che è nota come “arvuli cruci cruci” o “arvulu caccia diavuli”.
Alla fine del secolo scorso questa specie era stata data per estinta, ma nel 1958 alcuni esemplari furono individuati in località Madonna degli Angeli.
Per far sì che venissero protetti, nel 1984 fu istituita una riserva naturale a tutela dei pochi esemplari superstiti (circa 30) e di molte altre specie endemiche presenti nell'area; inoltre sono stati avviati una serie di progetti di protezione.

Dal bivio di Portella Colla, giungendo in località Quacella, è possibile iniziare il percorso naturalistico che conduce all'Abete delle Madonie.
Lunghezza del percorso: 8,3 km
Tempo di percorrenza: 3 ore
Dislivello: 400 m
Difficoltà: media

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